Salu e le vite lontane

C’era una volta, in un bosco incantato con sentieri incantati e alberi parlanti, una giovane donna di nome Salu.
Tanti avevano sentito parlare di lei, ma pochi l’avevano davvero incontrata perché le sue fattezze avevano il dono di mutare in giovinezza per gli occhi che si incantavano a guardarla e da molto tempo ormai lei non incontrava più nessuno perché nessuno più si innamorasse di lei…

Si racconta che solo un uomo l’avesse davvero vista in quel tempo di leggenda, una notte, guardare le lanterne di luce scorrere sul fiume della vita ed egli afferma che la bella Salu avesse un corpo luccicante come squame di pesce che brillavano alla luce riflessa della Luna.
Quest’uomo si chiamava Deditus, era un uomo cattivo, impoverito dai vizi e deformato nel fisico; egli non era andato come tutti nel bosco incantato con la speranza di incontrare quella donna, ormai per molti frutto di una leggenda, ma per rapire Salu e così vedere cosa sarebbe successo alle lanterne sul fiume della vita se la bella donna dorata non vi fosse più stata ad osservarle per garantirne lo scorrere sereno degli eventi.

Protetta dalle lucciole, Salu rivolgeva il suo sguardo al fiume, ma si accorse che alcune lucciole si erano spostate da lei volando verso il buio e facendo così luce su una figura di uomo informe al primo sguardo; quest’uomo la osservava immobile e quando Salu lo guardò direttamente in volto, cadde tramortito, fu raccolto da un numero indefinibile di lucciole e, sospeso a mezz’aria, avvicinato alla donna che, sorpresa, riconobbe nel volto dell’uomo quello di……

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dipinto di Victor Nizovtsev

71 pensieri riguardo “Salu e le vite lontane”

  1. Sei sempre divina nello scrivere fiabe e poesie, mi piacerebbe immaginare chi riconobbe Salu nel volto del uomo, ma è osare troppo.

  2. Potrei immaginare chi riconobbe nel volto dell’uomo la dolce Salu, ma non oso immaginare tanto.
    Complimenti Dani bellissima fiaba

    1. E invece devi caro Guido… Io scrivo anche per la tua fantasia. La storia è incompiuta appositamente…
      La mia poesia ha cura della tua sensibilità, che sta emergendo sempre più e io me ne compiaccio.
      Osa e posa un tuo sorriso sui miei occhi.
      Ciao

      ascoltala…

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